Consigli di un artista per gli artisti: Arte contemporanea e LinkedIn PT.1

Arte contemporanea e LinkedIn

direi di iniziare con quello che è il tema di questa diretta, che è, appunto, Linkedin per gli artisti.
Vi invito a raggiungerci su Linkedin, cioè a creare un proprio profilo.

Dunque,  il tema della diretta di oggi è: Linkedin per gli artisti, come un artista contemporaneo dovrebbe usare il proprio profilo Linkedin in una maniera efficace per la propria attività.

Dunque, innanzitutto, il primo punto che vorrei trattare per quanto riguarda Linkedin efficace per gli artisti è quello del profilo, cioè del profilo Linkedin.

In questo social network, che appunto si chiama Linkedin, che peraltro è uno dei più longevi, esiste da molti anni e sembra anche abbastanza stabile come social (almeno i dati, le statistiche, dicono così), la cosa più importante in assoluto in questo social è il proprio profilo. Se, ad esempio, su Facebook esiste, sia nella pagina che nei profili privati, la possibilità di riempire il proprio profilo, nel senso di inserire informazioni sul proprio profilo, di inserire la propria biografia, ecc., su Instagram questa possibilità c’è ancora meno perché lo spazio della bio su Instagram è di due o tre righe massimo (ciao Elena), praticamente, su Linkedin, al contrario, viene dato tantissimo spazio per le informazioni nei diversi profili. E, diciamo, la cosa più importante in assoluto su Linkedin non sono tanto i contenuti multimediali…cioè, foto, video, sono anche importanti e ci arriviamo dopo, ma la cosa più importante di tutte su Linkedin è, appunto, il profilo stesso, cioè le informazioni che devi inserire nel tuo profilo. Quindi non solo nella biografia, ma i profili Linkedin sono distinti in tantissime sezione (ad esempio sezioni sui premi, sui riconoscimenti, sezioni sulle pubblicazioni, sezioni sulle proprie esperienze lavorative pregresse, ecc.) ed è assolutamente necessario riempire tutti i campi.

Ma, a parte riempire tutti i campi, il profilo che do, anche per gli artisti che vorrebbero utilizzare Linkedin in maniera efficace, è quello di aggiornare e migliorare continuamente il profilo, cioè aggiornare e migliorare continuamente queste informazioni che dovete inserire nel profilo stesso.

Ad esempio, mentre su Facebook…facciamo un esempio calato, diciamo così, sulla mia esperienza. Io su Facebook, naturalmente, ho inserito i dati e anche la biografia nella mia pagina Giuseppe Alletto Italian Artist, oppure comunque ho curato le 3 righe di bio che Instagram ti permette di inserire, ma una volta che questa azione è stata fatta, poi non cambio nulla per mesi. Al contrario, su Linkedin quasi una volta ogni due settimane o inserisco nuovi elementi, nuove cose nelle diverse sezioni del profilo, nuove informazioni, oppure miglioro, diciamo così, limo, miglioro le informazioni che avevo precedentemente inserito.
Quindi, sintetizzando, la cosa più importante su Linkedin è curare al massimo le informazioni presenti sul proprio profilo. Questo vale, appunto, anche per l’artista che voglia usare Linkedin in maniera efficace.

Poi, il secondo punto importante da trattare per quanto riguarda l’uso efficace di Linkedin da parte di un artista è quello, appunto, dei contenuti multimediali.

Linkedin, un po’ come tutti i social, dà la possibilità di inserire immagini, video, link esterni e testi. Diciamo che su Linkedin sembrano funzionare effettivamente abbastanza bene i video, anche video molto lunghi. Sembrano funzionare discretamente anche le altre cose, cioè le immagini e i testi. Una cosa importante su Linkedin è, appunto, curare abbastanza bene i testi.

In linea generica, il problema dei contenuti di Linkedin non verte tanto sulla natura del file (cioè se il file è video, se il file è JPEG, cioè un’immagine, ecc.), la cosa impotante per quanto riguarda i contenuti di Linkedin è il loro tono.

Mi spiego meglio. Diciamo che, in sintesi estrema, mentre Facebook, che è praticamente una sorta di giungla (cioè c’è tutto e il contrario di tutto e addirittura, forse, Facebook sembra ormai puntare sull’orrido, cioè più un contenuto è terribile, più l’algoritmo sembra portarlo avanti (tant’è vero che io non guardo più le bacheche di Facebook perché sono una cosa assurda). Quindi, mentre Facebook ormai funziona in questa maniera, Instagram invece preferisce immagini, immagini ben fatte (però anche su Instagram c’è una certa goliardia, chiamiamola in questa maniera), su Linkedin, invece, potremmo dire è il social più serioso che esista. Diciamo, è un social molto austero, chiamiamolo così, e quindi il tono dei contenuti deve essere tendenzialmente di questo tipo.
Quindi, un’indicazione che darei anche all’artista per quanto riguarda i contenuti da caricare su Linkedin è quella di stare attento al tono dei propri contenuti, che sia un tono professionale, non eccessivamente rilassato, non eccessivamente goliardico, o cose di questo genere.

Poi, un’altra caratteristica da prendere in considerazione per quanto riguarda Linkedin…

Ciao Rodolfo, è un piacere averti nella diretta.

Dunque, dicevo, un altro punto importante per quanto riguarda l’uso efficace di Linkedin da parte di un artista è quello per cui Linkedin è un social estremamente search-friendly.

Quindi, cosa significa search-friendly? Nel senso che, in questo caso a differenza di Instagram, Linkedin è un ottimo social per essere trovati e per cercare altre persone.

In che senso? Nel senso che, appunto, l’artista che voglia usare Linkedin in maniera efficace dovrebbe, pian piano, cercare sulla piattaforma stessa, su Linkedin stesso, i diversi operatori dell’arte contemporanea.

E, inoltre, tornando a quello che è stato il primo punto di questa diretta, curando bene le informazioni del proprio profilo, è molto facile che su Linkedin ti trovino per parole chiave. Ad esempio, è molto più facile su Linkedin che tu riceva molte richieste di amicizia, richieste di contatto, che non su altri social, che sono appunto meno search-friendly, cioè che sono meno adatti come, sostanzialmente, motori di ricerca, cioè che sono meno adatti a trovare gli utenti mediante parole chiave o categorie.

Quindi, volendo sintetizzare in una sorta di motto, Linkedin è il social migliore per trovare persone e per essere trovati.

Poi, una caratteristica (questa è più quasi un’informazione di servizio), una caratteristica di cui tenere conto per quanto riguarda Linkedin è che questo social è distinto in due…non funzionalità. Diciamo che il tuo profilo può essere di due tipi. Esiste, appunto, il profilo Basic, il profilo basilare, quello che tu puoi fare una volta che ti iscrivi a Linkedin e compili le informazioni del tuo profilo. E poi c’è, invece, un altro tipo di profilo, che è quello che loro stessi chiamano Premium, che è invece un tipo di profilo a pagamento. Dà alcuni vantaggi. Per quello che può riguardare un artista, il vantaggio principale, sostanzialmente, della modalità Premium di Linkedin è la possibilità illimitata di inviare richieste di contatto agli utenti. Infatti, ci sono molti utenti, soprattutto gli utenti più ricercati, che non possono essere contattati da un profilo Basic, cioè da un profilo normale, da un profilo non a pagamento.

Comunque (questo per aprire una parentesi e chiuderla subito), diciamo che per un artista anche Linkedin non a pagamento è comunque un ottimo strumento. Però, se si vogliono avere tutti gli strumenti che la piattaforma (in questo caso Linkedin) ti dà la possibilità di avere, la soluzione è acquistare il tipo di profilo detto Premium.

Fine PT. 1

Giuseppe Alletto