Come pulire i pennelli per la pittura ad olio PT 1 - Giuseppe Alletto

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In particolare, oggi volevo parlare di come si puliscono i pennelli, una cosa che sembra abbastanza futile, e certamente non è l’elemento più complesso di tutta la tecnica pittorica, o comunque di tutti quei processi che sono relativi, appunto, alla tecnica pittorica. Ma, diciamo, ha pure un aspetto importante perché purtroppo – spero che mi sentite perché c’è una persona che mi ha indicato che forse c’è qualche problema nel sonoro. Questo non saprei. Comunque, eventualmente, se potete, fatemi sapere se si sente la mia voce.

Quindi, dicevo, come tematica ho scelto una tematica semplice, che è appunto la pulizia dei pennelli.

Qui ho, appunto, un pennello, che è un normale pennello di setola, detto “pennello tondo”. È, per altro, uno dei miei preferiti perché si adatta molto bene alle cose che faccio io e in generale è ottimo per creare i volumi.

Per quanto riguarda, appunto, la pulizia dei pennelli, un primo semplicissimo consiglio è quello in base al quale è meglio non appoggiare la punta del pennello nel fondo del bicchiere o del recipiente (meglio un recipiente, possibilmente in vetro o metallo). Non è il caso di appoggiare la punta del pennello nel fondo, perché nel fondo, soprattutto in sessioni di pittura lunghe – diciamo così – si vanno a depositare tutti quei residui di colore che poi farebbero sì che, appunto, il pennello, una volta immerso in questo liquido ne uscirebbe fuori più sporco di prima, sostanzialmente.

Quindi, non appoggiare la punta del pennello sul fondo del recipiente o del bicchiere.

Poi, un’altra cosa fondamentale, o comunque per me fondamentale (io lo faccio quasi da sempre) è dare una certa, e anche approfondita, pulita al pennello prima di…potremmo dire una sorta di pulizia a secco del pennello, prima di andarlo a inserire in un liquido per poi ripulirlo in maniera più approfondita. Quindi, prima si pulisce, o comunque meglio fare così, pulire il pennello con, ad esempio, della carta assorbente di qualsiasi marca (non è fondamentale fare al momento pubblicità occulta), oppure anche pulirlo con una pezzuola, con un pezzo di stoffa. Però, insomma, meglio, secondo me, la carta assorbente, poi si getta.

Un’altra cosa importante, questo è un pochettino anche un po’ importante, un po’ più chiamiamolo fine, un po’ più sottile, diciamo così, per quanto riguarda la pulizia dei pennelli. Non lasciarli…intanto non lasciarli nell’acqua. Magari tenerli un po’ nell’acqua una volta che sono stati puliti in maniera completa. Però, una volta…poi tirarli fuori dall’acqua. Una volta tirati fuori dall’acqua, non lasciare i pennelli imbevuti d’acqua, perché questo potrebbe comportare l’imputridimento dei peli del pennello, in particolare se il pennello è molto buono, e in particolare i pennelli di pelo più che di setola, di quelli che appaiono marroncini alla punta. Quelli là sono più delicati, e quei tipi di pennello potrebbero imputridirsi se lasciati umidi.
Quindi, i pennelli, dopo essere stati puliti, devono essere asciugati.

Un altro dei motivi per cui è meglio asciugare i pennelli, e in particolare la loro punta, è il fatto che, come si può vedere anche da questo pennello, questo è la parte in metallo che mantiene i peli del pennello. Potrebbe arrugginirsi se tenuto a contatto con l’umidità o con l’acqua. Quindi la ruggine potrebbe andare, purtroppo, a inficiare e a sporcare i peli, e poi a sporcare, in un secondo momento, il colore, quindi anche a sporcare l’applicazione della pittura sul supporto.