Consigli di un artista per gli artisti: come fotografare le proprie opere d'arte PT.1
Fotografare le opere d’arte, un concetto importante dal punto di vista dell’artista, di colui che crea, perché?
Documentare fotograficamente la propria opera è fondamentale perché permette innanzitutto una corretta archiviazione, tema già affrontato in passato; inoltre la fotografia dell’opera è la cellula fondamentale di quel sistema di comunicazione al quale l’artista stesso deve dare vita per promuovere la propria arte, attraverso il proprio sito web o pagina social, i portfolio o anche un eventuale catalogo, sia cartaceo sia digitale, tutti aspetti che rendono la documentazione fotografica di un’opera un aspetto tutt’altro che secondario.
Come fotografare le opere d’arte?
Precisazione: questi video non sono intesi per fotografi professionisti e soprattutto non sono video di tecnica fotografica. Tuttavia, in linea generale, è necessaria comunque un’ottima qualità della fotografia, in particolare di quella che è la foto principale dell’opera, ovvero che la ritrae nella sua interezza, in posizione centrale e ritagliata, ovvero avulsa da qualsiasi contesto; dovrebbe essere scattata nella maniera più professionale possibile e in ottima qualità.
Naturalmente poi un’opera deve essere fotografata anche in tutti i suoi lati, da diversi punti di vista, tutte inquadrature utili per un’archiviazione ottimale dell’opera.
Un’ulteriore tecnica consiste nel fotografarla con due punti luce, ad esempio due riflettori che si incrociano, per ottenere una visione dettagliata della superficie dell’opera, soprattutto nel caso della pittura qualora si vogliano esaltare le caratteristiche tattili della superficie pittorica. È però un elemento tecnico tipico dei fotografi e infatti la soluzione migliore sarebbe affidare la documentazione fotografica delle proprie opere ad un fotografo professionista che disponga di una buona attrezzatura, tuttavia non sempre una scelta praticabile per ragioni di budget.
Riguardo l’uso della luce invece, le fotografie principali di un’opera è meglio scattarle sfruttando una luce diffusa, senza comunque trascurare completamente l’uso occasionale di luci direzionali proiettate sia sull’opera intera sia su dettagli della stessa, in particolare quando i soggetti sono sculture di stampo classicheggiante. Le luci direzionali possono caratterizzare le fotografie secondarie o accessorie dell’opera stessa, aggiungendo una particolare valenza suggestiva.
Tuttavia le foto principali, quelle per la documentazione, è consigliato realizzarle sfruttando una luce diffusa, affinché la chiarezza dell’immagine rimanga l’obiettivo principale della composizione.
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Giuseppe Alletto