5 Consigli per l'aspirante artista

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Il primo consiglio per l’aspirante artista è quello di iniziare a disegnare tanto. Bisogna disegnare tanto e per anni.

La pittura è un po’ come il pianoforte: imparare a dipingere veramente bene è un po’ come imparare a suonare il pianoforte. Tendenzialmente, la cosiddetta curva dell’apprendimento si conclude dopo circa un decennio.

Questo l’ho visto su me stesso, cioè io ho iniziato a dipingere a dieci anni e diciamo che il massimo della maturità tecnica l’ho avuta, appunto sui 20 anni, 19, 21. C’è voluto quindi moltissimo tempo. ma soprattutto ci vogliono moltissimi disegni, moltissimi dipinti, per arrivare a padroneggiare veramente la tecnica. Quindi bisogna disegnare e dipingere tanto per diventare dei veri pittori.

Questo è il primo, capisco un po’ magari scontato, ma fondamentale consiglio che si può dare ad un aspirante artista.

Il secondo consiglio è quello di rapportarsi in maniera anche, per così dire, matura con le critiche.
Cosa significa rapportarsi in maniera matura?
Da una parte significa - e questo è assolutamente fondamentale…come dire? È fondamentale non prenderla sul personale assolutamente e anche imparare dalle critiche. Ma un rapporto maturo con le critiche passa anche dalla capacità di relativizzare le critiche stesse.

In che senso? Innanzitutto, non ci si può mai basare sul parere di un singolo, bisogna ascoltare tante persone. Quando si vuole avere dei pareri bisogna chiedere a più persone, mai basarsi sul parere di un’unica persona. Inoltre, quel parere, anche il parere di quell’unica persona, va relativizzato, nel senso che bisogna tenere conto della reale esperienza della persona che ti dà il consiglio. Anche, se possibile (ma questo è un aspetto ancora più complesso), tenere conto del profilo psicologico, per quanto una persona ne possa sapere, della persona che ti sta dando il consiglio perché, non dobbiamo nascondercelo, questo è bene che l’aspirante artista lo impari presto, non tutti i consigli sono fatti per essere costruttivi. Qualche consiglio, sicuramente capita a tutti, è capitato a me, capiterà per i secoli nei secoli, come si dice, capiterà per sempre di trovare persone che sono solo tendenzialmente per buttarti giù, per evitare che tu vada avanti nel tuo percorso, qualunque esso sia.

D’altra parte, un altro consiglio importante (quindi siamo al terzo consiglio) è quello di – e questo è un consiglio più tecnico – iniziare ad imparare sezionando le problematiche relative alla pittura e al disegno, sezionare quella che potremmo dire è l’abilità generica del dipingere e disegnare.

Cosa significa imparare a sezioni? Significa quello che ho un po’ fatto io, che ho letto in alcuni libri e che si fa anche per imparare altre cose. Ad esempio, quando vuoi imparare a nuotare, il buon maestro non ti dice di fare una vasca sana, una vasca intera, in piscina, ma ti dice di iniziare a muovere le braccia, a fare certi movimenti, a galleggiare, ecc. Anche per quanto riguarda il disegno e la pittura bisogna sezionare quella che è tutta la problematica generica del dipingere e del disegnare. Quindi, ad esempio, iniziare a fare disegni anche sulla linea, poi disegni su chiaroscuro, quindi non disegnare direttamente un oggetto completo con il chiaroscuro e con la linea, ma proprio allenarsi a segnare delle linee, anche di intensità di differente, imparare, per esempio, a creare delle ombre sia sul piano delle ombre, iniziare a creare delle sorte sfumature sia sul piano che poi su oggetti un po’ tondeggianti, che quindi vadano a leggere la luce in una maniera diversa, imparare anche…ad esempio, una cosa che mi viene in mente relativa alla pittura, imparare a fare una texture. Un pittore già maturo crea sempre delle texture, e le crea direttamente sull’oggetto-soggetto del suo dipinto. Ma per chi inizia a dipingere questa cosa è complessa da fare, soprattutto ad esempio gestire una texture con pittura materica. Allora, anche in questo caso, si può sezionare, diciamo così, questo elemento tecnico, iniziando a provare, proprio, tranquillamente delle texture sul piano.

Quindi, come dicevo, in questo senso, sezionare anche nei minimi particolari tutte quelle abilità che poi, messe tutte assieme, danno la possibilità poi, man mano che si va maturando, di dipingere o di disegnare un oggetto nella sua interezza e anche di dipingere poi un soggetto complesso nella sua interezza.

Poi andiamo al quarto consiglio. Questo è un consiglio, devo dire, molto personale, cioè che nasce dalla mia esperienza.

Io ho sempre consigliato a chi mi ha chiesto, e qualcuno di quelli che mi hanno chiesto anni fa di dare loro dei consigli sono diventati molto bravi, anche qualche amico intimo…praticamente, una buona cosa da fare, il quarto consiglio, è iniziare a dipingere nature morte. Perché nature morte? Certamente non perché è il genere di pittura che faccio. Non realizzo più una natura morta penso da quando avevo 15 anni, ma gli anni prima, dato che ho iniziato a 10, di nature morte ne ho fatte, ed è stata una buona cosa. Io ho fatto anche errori, anche, nella mia formazione, ma questa cosa qua l’ho azzeccata, nel senso che iniziare a esercitarsi sul genere della natura molta, che è già un genere a sé stante, un genere che è stato poi importantissimo per la storia dell’arte, però, in un certo senso, tra tutti i generi il migliore con cui iniziare perché ti dà la possibilità di imparare sostanzialmente tutto, tutte le variabili della tecnica pittorica, del disegno, di come gestire la luce, di come realizzare l’ombreggiatura, la forma, eccetera. Ma, d’altra parte, non è così difficile come può essere il ritratto, l’anatomia umana, o l’anatomia in generale, che sono dei generi forse troppo difficili per chi inizia, e quindi sono anche dei generi (anatomia e ritratto) troppo frustranti per chi inizia perché la curva di apprendimento, cioè per imparare, devi essere anche fresco, motivato, diciamo positivo, perché, appunto, parliamo di un periodo, secondo il mio parere, di 10 anni per diventare veramente un pittore, e in quei 10 anni devi produrre, devi dipingere, disegnare tanto, e quindi è meglio evitare di andare a scontrarsi troppo presto con generi eccessivamente difficili, perché il ritratto o l’anatomia umana sono molti complessi. L’anatomia raggiunge il massimo della complessità nelle articolazioni, in particolare nelle mani, nelle terminazioni, quindi in particolare nel disegno delle mani e dei piedi. E il ritratto rimane poi sempre complicato, anche perché il ritratto, come genere, ha tantissime implicazioni che vanno molto al di là della tecnica.

Quindi, il quarto consiglio per chi inizia a disegnare e a dipingere è: come primo genere pittorico affrontare il genere della natura morta.

Poi, l’ultimo consiglio, il quinto, è un consiglio assolutamente non tecnico ma fondamentale oggi.

Dopo che hai imparato a dipingere e a disegnare o, se riesci, nel frattempo, iniziare a imparare tutto ciò che va al di là della tecnica, che va al di là della pittura stessa.

Dicevo, il quinto consiglio è quello di imparare cose che vanno al di là della tecnica.

Di cosa si tratta? Quali sarebbero queste cose?
Queste cose da imparare sono: come gestire l’attività di un artista contemporaneo, quindi come si fa un portfolio, come si fa la pubblicità, come si va a intercettare i galleristi, come si va a intercettare i curatori, o i critici d’arte, possibilmente anche come si scrive su sé stessi, oppure come spiegare le proprie opere, perché poi non si può, come molti fanno…un artista contemporaneo non può, per esempio, non essere in grado di gestire un’intervista, e moltissimi artisti contemporanei non sono poi così tanto in grado.

Quindi bisogna imparare, poi, tutte queste cose, o mentre affini la tecnica, oppure dopo. A me è capitato, sostanzialmente, di iniziare a imparare tutte queste cose dopo, comunque a partire dai 16-17 anni, diciamo così, ho cominciato a imparare tutte queste cose e ancora ora sto approfondendo molto di più tutte queste tematiche che sono relative alla gestione della carriera dell’artista. E in questo senso una figura nuova, che in Italia quasi non esiste, la figura dell’artist coach, quindi del coach per gli artisti, è una figura che può essere utile per imparare, appunto, questo quinto punto, questo quinto e ultimo consiglio per chi inizia a imparare a disegnare e a dipingere, che è appunto quello di, da un certo momento in poi, iniziare a imparare per bene tutte quelle cose, tutte quelle attività che servono a gestire la carriera dell’artista, quindi tutte quelle attività che vanno ben al di là della tecnica pittorica o disegnativa.

Dunque, come al solito ho visto che su Instagram si sono collegate soprattutto persone di altri luoghi, in particolare degli amici dal Messico, una galleria messicana. Quindi, dato che non ci sono domande ma ci sono stati soltanto dei saluti graditissimi, magari aspetto un attimo se qualcuno vuole fare qualche domanda, lascio 30 secondi di tempo per farla. Io così nel frattempo mi godo il mio caffè perché io vivo di caffè, perché un italiano, in particolare un italiano del sud non può vivere senza caffè.

Ora, tra l’altro, devo andare in una galleria, quindi mi devo sbrigare, devo raggiungere questa galleria di Torino (perché mi trovo a Torino, sono momentaneamente un siciliano fuorisede) quindi ora devo fare una corsetta per arrivare in mezzora in galleria.

Dunque, appunto, io vi saluto, vi rimando alla nostra prossima diretta. Vi invito nuovamente a seguirmi su Facebook nella pagina Giuseppe Alletto Italian Artist. E invece, per quanto riguarda Instagram, vi invito a seguire le mie novità sul mio profilo. Mi trovate come @giuseppeallettoartist.

Quindi per oggi è tutto. Questi sono i miei cinque consigli per chi inizia a disegnare e a dipingere.

Auguro a tutti una buona giornata, spero che da voi faccia un po’ meno caldo rispetto a dove sono io, qui a Torino. Quindi buona giornata a tutti e buona arte, buona arte a tutti!

Giuseppe Alletto

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