COME LIBERARE IL TUO POTENZIALE DA ARTISTA PT. 2

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Un altro sistema per farsi ispirare è un sistema che poi è il contrario di quello che dirò dopo. Mi spiego meglio. Sostanzialmente, un modo per aumentare il proprio potenziale creativo è quello di interessarsi a molte cose diverse, a lasciarsi anche ispirare da molte cose diverse.

D’altra parte, poi, in un secondo momento, specializzarsi.

Mi spiego meglio. Io stesso, ad esempio, sono esperto soltanto di arte contemporanea, soltanto di pittura, disegno, di come si costruisce la galleria di un artista e poi, sia per gli studi che ho fatto, ecc., di storia dell’arte, ma in realtà, nello specifico, solo di storia dell’arte contemporanea. Ma, d’altra parte, sono molto attratto da tantissime cose diverse, anche da tantissime cose che non hanno pressoché nulla a che fare con l’arte o con l’arte contemporanea. Ecco, questa è un’altra condizione che ti permette di essere molto creativo, cioè il fatto di essere capace di mettere assieme delle cose completamente diverse.

D’altra parte, il quarto consiglio è proprio quello di, dopo essere stato sottoposto a questi stimoli completamente diversi, quello che è necessario fare è poi focalizzare, cioè sintetizzare tutte queste suggestioni differenti in un unico flusso. Quindi, poi, il secondo momento è quello di focalizzarsi e di, in un certo senso, specializzarsi in qualcosa. In particolare, dato che questi video sono rivolti tendenzialmente ad artisti o ad aspiranti tali, appunto, focalizzarsi nella propria attività artistica e poi anche focalizzarsi in ciò che si ritiene più consono al proprio essere.

Mi spiego meglio. Come diceva Nietzsche, la pedagogia dovrebbe basarsi sul principio di farti diventare ciò che sei. Cosa significa questa frase nel contesto del video che stiamo facendo ora? Che, secondo il mio parere, la cosa che dovrebbe essere insegnata nelle scuole e nelle accademie (ma, diciamo, la vedo dura), è necessario conoscere gli allievi ad uno ad uno e spingere ognuno, essendo consapevoli, consci delle caratteristiche di quel dato allievo e anche degli interessi di quel dato allievo, spingerlo, magari anche dando consigli, ad approfondire ciò da cui l’allievo sembra attratto. Mi spiego meglio. Se un allievo, ad esempio – non è il mio caso – mettiamo in Accademia, si vede che è attratto dal paesaggismo o da un tipo di pittura di questo genere, da quello che potremmo chiamare una sorta di “naturalismo”, ecc., secondo il mio parere il bravo docente dovrebbe dare dei consigli e spingere l’allievo ad approfondire certi periodi particolari della storia dell’arte, ad esempio che sono, nel caso di chi è attratto dal paesaggio, il Vedutismo veneto, dovrebbe approfondire Giorgione, che è sempre scuola veneta, Canaletto, non so, dovrebbe, se può, accedere anche alla visione filosofica della natura, al cosiddetto “panismo”, ecc.

D’altra parte, se si vede che un allievo dell’Accademia vuole fare l’artista ma è attratto dalle scienze matematiche ecc., bisognerebbe consigliarsi di approfondire alcuni artisti che hanno, nel corso della storia, lavorato sul tema matematico in arte, da Kandinskij, anche Paul Klee in un certo senso, oppure approfondire la cosiddetta “geometria sacra”, ecc.

Quindi, in realtà il programma perfetto sarebbe quello calato di volta in volta, quello cucito di volta in volta su misura dell’allievo. Naturalmente, poi, l’applicazione pratica di questo mio principio in quella che può essere una scuola pubblica è chiaramente difficilissimo, forse impossibile, ma per quanto riguarda, ad esempio, attività di coaching, o anche in questo caso di artist coaching, è possibile cucire su misura dell’allievo (in quel caso dell’allievo-cliente) un programma adatto per sviluppare le sue caratteristiche particolari come artista.

Poi, l’ultimo consiglio per stimolare la propria creatività è quello di prendere appunti continuamente. Non continuamente, diciamo di appuntare qualsiasi idea o qualsiasi dato che si ritiene interessante.
Durante la giornata capita – anche a me capita spessissimo durante la giornata di tutti i giorni – di appuntare sia varie idee, sia varie cose, da andare a consultare, ecc. È assolutamente fondamentale perché è impossibile tenere a mente una mole di informazioni di questo tipo ed è fondamentale anche per la creatività, perché poi puoi ritornare sugli appunti, ecc.

Inoltre – questa è più una “chicca” psicologica – è stato scoperto, ma in un certo senso si era capito – che la migliore cosa sarebbe quella di prendere gli appunti con carta e penna (insomma scrivere) perché la scrittura attiva aree cerebrali diverse rispetto al…il movimento della mano, naturalmente sempre in collegamento con il cervello, così come qualsiasi altra attività, stimola alcune aree cerebrali che invece altre attività non stimolano. E quindi, naturalmente, questo è fondamentale anche per la cosiddetta ispirazione, anche per la cosiddetta creatività: alla fine, come ogni cosa, c’è una sorta di meccanica, di scienza, anche della creatività. Anche se la creatività o l’ispirazione sembrano cose così aeree, in un certo senso anche dietro a queste attività alla fine c’è sempre una sorta di meccanica, una sorta di chimica, che poi comporta la cosiddetta “nascita delle idee”.

Se qualcuno vuole fare qualche domanda…

Queste erano i miei 5 consigli per aiutare il proprio potenziale creativo.

Ci vediamo alla prossima diretta. Probabilmente faremo anche dei video diversi, in cui parlerò invece della mia opera attraverso un sistema che abbiamo messo appunto, che permette agli ascoltatori di vedere le pagine del mio sito in diretta e quindi io potrò commentarle, diciamo così.

Buona giornata e buona arte come sempre!