ARTE CONTEMPORANEA E SOCIAL NETWORK - PT. 1

Arte e social networks

Il tema della diretta di oggi è: Arte Contemporanea e Social Network. Ed è un video di introduzione a questo tema, perché questo tema poi lo sviscererò meglio nelle prossime dirette.

Per chi non mi conoscesse, mi chiamo Giuseppe Alletto. Sono un artista contemporaneo. Mi dedico alla pittura, al disegno, alle installazioni, alla video-arte, alla fotografia.

Ho iniziato a dipingere quando avevo 10 anni. Ho fatto la prima mostra personale a 16. E, nonostante io abbia, diciamo così, da sempre fatto l’artista, ho avuto anche la possibilità, la fortuna, di fare tante esperienze diverse, sempre nell’ambito dell’arte contemporanea. E quindi il mio sguardo, la mia prospettiva riguardante, appunto, i problemi dell’arte contemporanea, è una prospettiva assolutamente originale, poiché è una prospettiva interna ed esterna a quelli che sono i problemi dell’artista contemporaneo perché, appunto, a parte aver fatto da sempre l’artista, ho avuto la possibilità anche di dirigere delle gallerie in Sicilia, poi dirigo ancora oggi uno spazio che è di proprietà della mia famiglia, si tratta di un parco all’aperto per l’arte contemporanea più residenza d’artista. Il progetto si chiama Scala dei Turchi White Wall. Poi, ho anche scritto per varie riviste nazionali, quali Espoarte, D’Ars, Juliet, ecc., mi pare dal 2015 al 2017. Quindi, ho curato anche mostre. Ora, invece, da alcuni anni faccio solo l’artista, quindi ho…però ho avuto la possibilità di assorbire queste suggestioni differenti, sempre però rimanendo nell’ambito dell’arte contemporanea.

Dunque, il tema della diretta di oggi è: Arte e Social Networks.

Il primo punto importante di cui vorrei parlare…questa diretta, più che essere distinta in punti come nella ormai tradizione delle mie dirette, sarà una sorta di veloce carrellata sui principali social network, con magari anche qualche social network invece un po’ più di nicchia, un po’ più rivolto, nello specifico, ad artisti contemporanei.

Quindi, per quanto riguarda il tema di oggi, che è Arte e Social Network, iniziamo con questa carrellata di social network e vediamo velocemente, rapidamente, come un artista contemporaneo dovrebbe approcciarsi a queste differenti piattaforme social. Poi, sempre alla luce del fatto che questo video vale come introduzione, perché poi darò vita in futuro ad altre dirette, ad altri video, nei quali parlerò più approfonditamente di ogni piattaforma.


Dunque, la prima piattaforma dalla quale iniziamo è, com’è scontato, Facebook.

Perché è scontato? Perché Facebook, ad oggi, è comunque il social con più utenti ed è comunque un luogo, in un certo senso, in cui è necessario, in qualche modo, stare, cioè l’artista di oggi, secondo il mio parere, deve stare sul web, ad esempio assicurando la propria presenza continuata e continuativa grazie al proprio sito web. Deve, però, anche stare sui principali social network, e certamente su quello che è il principale in assoluto, cioè Facebook.

Ma come un artista dovrebbe stare su Facebook?
Ecco, secondo me l’artista, o comunque chiunque voglia utilizzare, legando Facebook alla propria professione, quindi chiunque voglia utilizzare Facebook come uno strumento in qualche modo legato alla propria professione, deve creare una propria pagina.

Quindi, ecco, la prima dicotomia, cioè il primo contrasto fondamentale quando si parla di Facebook legato a una qualsiasi attività, è quella tra profilo e pagina. Non c’è alcun dubbio che è necessario realizzare una pagina, non ci si deve accontentare del semplice profilo, perché grazie alla pagina puoi realizzare tante azioni, che possono essere assolutamente interessanti per un artista per far conoscere sé stesso, la propria arte, quindi in un certo senso il proprio brand. Tutte queste funzioni, naturalmente, il profilo non ce le ha. Al contrario, il profilo è caratterizzato da una serie, da una sequela, da una serie di limitazioni.

Quindi, l’artista che vuole utilizzare i social network deve partire da Facebook e deve partire dalla creazione, poi gestione, di una propria pagina e non semplicemente di un profilo.


(Nel frattempo saluto Antonino Poti).

Dunque, il secondo social network di questa carrellata, nella quale analizzo il rapporto tra arte contemporanea e social network, è Instagram.

Ecco, Instagram è, invece, un social network pensato per le immagini, pensato per i creatori di immagini. Instagram è certamente il social imprescindibile. Se proprio uno dovesse scegliere tra soli due social network, solo tra Facebook e Instagram, io oggigiorno direi che quello imprescindibile è Instagram, per l’artista visivo, per l’artista contemporaneo.

Naturalmente, io consiglio, invece, di esistere su diverse piattaforme. Però, certamente, Instagram è la migliore per gli artisti contemporanei. Ma soprattutto, a parte la funzionalità, (perché poi, in fondo, anche se ha una struttura diversa, in fondo anche su Facebook è possibile inserire immagini, video, ecc.), diciamo che Instagram è il social in assoluto per l’arte contemporanea grazie alla presenza, alla fitta presenza, di operatori del sistema dell’arte contemporanea su Instagram. Ora, gli operatori…anche per il tipo di funzionamento dell’algoritmo, soprattutto negli ultimissimi anni e negli ultimi mesi, diciamo che mettersi in contatto con operatori del sistema dell’arte su Facebook, farsi vedere, farsi notare da operatori del mondo dell’arte contemporanea su Facebook oggigiorno è diventato molto difficile. Alcune stesse pagine di gallerie di livello internazionale (non parlo magari di gallerie di livello mondiale), ma anche delle ottime gallerie di livello nazionale, hanno un’utenza veramente limitatissima su Facebook, mentre su Instagram c’è molta più interazione tra operatori dell’arte contemporanea. Inoltre, sempre a livello di algoritmo, Facebook tende, a quanto pare (è stato notato e l’ho notato anch’io, sinceramente), anche se hai la pagina, Facebook tende a tenere la tua utenza, mantenere la tua utenza a un livello un po’ più locale, a livello magari della nazione nella quale tu vivi, operi, o della nazione legata alla lingua che tu usi nella pubblicazione dei tuoi contenuti, mentre Instagram dà la possibilità di un…l’algoritmo dà una maggiore possibilità di essere notato, di interagire, ecco, con utenti di aree linguistiche, quindi geografiche, diverse rispetto al luogo nel quale tu vivi, nel quale sei localizzato. E questa cosa, per il business, per il sistema dell’arte contemporanea, è un’ottima cosa, perché, sostanzialmente – questa è una cosa un po’ più generica – inquadrando l’arte come business (perché è anche un business), l’arte contemporanea è un business che deve essere perseguito senza confini tra le nazioni, inter-nationes. Infatti, un’attività, quando viene svolta ad alto livello, è un’attività di portata internazionale. D’altra parte, ci sono, com’è noto, invece dei business che vivono solo perché legati a una località specifica, o addirittura al quartiere nel quale quel business stesso sorge.

Ecco, quindi, il fatto stesso che Instagram sia più votato, anche a livello di algoritmo, a una maggiore internazionalità, rende Instagram il migliore social per gli operatori dell’arte contemporanea.

(Dunque, intanto saluto LumusMaximo89, poi anche PokaJane e Francesco Picciotto. E poi saluto su Facebook Rita Cristaldi, che mi dice: “Buon pomeriggio Giuseppe”. Buon pomeriggio anche a te, Rita.
Vi invito nuovamente a farmi delle domande, se vi va, durante la diretta).

Dunque, passiamo ora a un altro social network importante, che è Linkedin, o, come dicono gli inglesi, in maniera più corretta, Linkedin.
Dunque, Linkedin è già un social un po’ meno conosciuto. Diciamo che, a differenza degli altri due, Linkedin è un social estremamente professionale.
Per quanto riguarda il mondo dell’arte, diciamo che Linkedin è meno noto anche tra gli addetti ai lavori dell’arte contemporanea. Ma il fatto che sia, appunto, un social estremamente professionale, è quasi un po’ ingessato (ma questo è il rovescio della medaglia, l’unica pecca che si può trovare in un social che è uno dei più selezionati, in cui il pubblico è tra i più selezionati). Ma, appunto, il fatto che il punto sia ben selezionato rende Linkedin un luogo interessante anche per chi si muove nel contesto dell’arte contemporanea, perché, diciamo così, il pubblico in generale dell’arte contemporanea è un pubblico selezionato, è un pubblico con una fascia d’età abbastanza alta e ha anche delle caratteristiche di potere economico, che fa sì che un pubblico simile, un pubblico con delle caratteristiche simili, si possa ritrovare tra gli utenti di Linkedin.

Quindi, Linkedin può essere un buon luogo per un artista contemporaneo. Lì, però, bisogna utilizzare delle armi assai diverse rispetto a Instagram o rispetto a Facebook e quindi, magari, per eventuali approfondimenti su Linkedin per gli artisti vedremo in un altro video.

FINE PT. 1

Giuseppe Alletto