DOVE ESPORRE LA PROPRIA ARTE - PT. 1

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Dove esporre le proprie opere d’arte, sia nel mondo fisico che nel mondo virtuale.

Il modo più efficace per esporre le proprie opere, è quello di organizzare delle mostre personali in gallerie cosiddette “private”.

Questo è in assoluto il modo migliore perché è il modo migliore per entrare nel cosiddetto sistema dell’arte. È il modo migliore perché, attraverso le cosiddette gallerie private, tu entri, cioè quella è l’unica possibilità per entrare in un mercato dell’arte contemporanea che sia ufficiale, quindi, tendenzialmente, i risultati dovrebbero essere tendenzialmente stabili.

Quindi, in sintesi, il luogo migliore nel quale esporre le proprie opere d’arte è quello di una galleria privata, attraverso una mostra personale.

Inoltre, la mostra personale costituisce anche una sorta di primo atto con il quale tu, artista, puoi entrare nella scuderia di quel dato gallerista.

Quindi, è anche il primo atto di una possibile collaborazione sul lungo periodo con quello stesso gallerista nella cui galleria tu stai realizzando la tua mostra.

Poi, un altro luogo importante dove poter esporre le tue opere è il museo.

Può sembrare strano che io parli di musei anche nel contesto, per così dire, di queste dirette, che sono soprattutto rivolte, oltre che ad amanti dell’arte, soprattutto ad apprendisti artisti.

Diciamo che, appunto, il luogo del museo è solitamente per gli artisti, cioè o è per gli artisti storicizzati, naturalmente (quello è il contesto delle collezioni permanenti), ma, grazie al fatto che oggi il museo di arte contemporanea ha anche una sua programmazione di mostre temporanee, ecco, anche molti artisti cosiddetti ‘mid-carreer’, quindi a metà carriera, o anche addirittura qualche artista emergente, che è così particolarmente in vista in quel momento, può anche riuscire a entrare, magari a far parte di qualche progetto, esporre qualche opera, anche nel contesto delle mostre temporanee organizzate da musei di arte contemporanea.

Poi, il terzo luogo ancora (e questo più che luogo è la terza situazione che permette ad un artista di esporre le proprie opere) è quello della mostra collettiva.
La mostra collettiva può realizzarsi in modi diversi. Il luogo migliore è sempre la galleria privata.
Diciamo che la mostra collettiva è caratterizzata, appunto, dalla presenza di diversi artisti, quindi le tue opere finiscono per dialogare con altri artisti. 

Le mostre collettive sono, a mio parere, le più difficili da organizzare e quindi sono anche le mostre più rischiose, nel senso che spesso le collettive rischiano di essere un po’ un evento dal quale l’artista trae poco, diciamo così, sia a livello di visibilità, sia a livello di opportunità che si possano aprire dopo la collettiva stessa.


Un altro luogo, e anche in questo caso un altro luogo-contesto, per così dire, nel quale è possibile esporre la propria arte sono gli spazi pubblici, cioè delle mostre in spazi pubblici.

Diciamo che, come ho già detto mi sembra in un mio intervento precedente (tutti i video precedenti li trovate nel mio profilo Instagram, nel cosiddetto feed Instagram) la mostra in uno spazio pubblico, ad esempio in uno spazio comunale, ecc., è quasi sempre la prima occasione per l’artista, per esordire per un artista.

Io stesso, la primissima mostra l’ho fatta nel contesto di un palazzo settecentesco che è presente a Bagheria, in Sicilia.

Quindi, la mostra nello spazio pubblico è, paradossalmente, da un lato quasi l’unica occasione che ha un artista alla primissima uscita. D’altra parte, molte mostre istituzionali, o anche mostre di artisti storicizzati, vanno a confluire nel contesto dello spazio pubblico. Quindi, è anche un contesto un po’ vario per quanto riguarda il discorso delle mostre, quello degli spazi pubblici.

Ancora un’altra opportunità di esposizione delle proprie opere è quello delle cosiddette mostre in spazi non convenzionali.

Nel corso degli anni, questa situazione è diventata sempre più comune, anche se venne lanciata…la possibilità di esporre in spazi non convenzionali fu una delle grandi novità delle cosiddette ‘seconde avanguardie’, quindi dopo gli anni ’60, una situazione che era comunque stata anticipata, come sempre, come un po’ tutte, da certe cose, da certe attività, che erano scaturite invece nel contesto delle prime avanguardie dei primi del ‘900.

Comunque, le mostre in spazi non convenzionali sono un’opportunità, anche in questo caso, per artisti giovani. Soprattutto, danno la possibilità, appunto, non solo di esporre, ma anche di dar vita a progetti, per così dire, più particolari, anche più ‘fantasiosi’, rispetto al contesto, invece, del palazzo pubblico o il contesto della galleria privata.

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Giuseppe Alletto