COME ORGANIZZARE LA PROPRIA MOSTRA - PT. 2

MOSTRA D'ARTE

Il quarto punto fondamentale per poter organizzare al meglio la propria prima mostra d’arte è quello di evitare di presentare buffet, cibo, vivande, bevande in occasione dell’inaugurazione della mostra.
Dico questo in contrasto anche a quella che è un’abitudine tipica di mostre o occasioni pubbliche tenute nel sud Italia o anche nella mia Sicilia, ma lo dico perché innanzitutto la verità è questa: per quanto riguarda l’arte contemporanea, a Londra, negli Stati Uniti, in Giappone, ecc., non vedrete mai durante l’inaugurazione di una mostra di arte contemporanea in una galleria buffet o cose di questo genere, al massimo assaggi di vino particolari, locali, ecc., magari molte volte legati ad aziende che sponsorizzano l’evento. All’estero, buffet e cose di questo genere si tengono in mostre istituzionali, in eventi istituzionali, ma è quasi impossibile che in una mostra personale di un artista, in una galleria di arte contemporanea, ci sia un buffet durante l’inaugurazione.

Naturalmente, ci possono essere delle validissime opzioni. Ad esempio, una cosa molto graziosa è anche quella che è stata fatta per me nella mia ultima mostra dalla gallerista Weber qui a Torino. Praticamente il gallerista ha deciso di organizzare delle targhette in cui si vedeva una mia opera, il mio nome, il titolo della mia mostra, ecc., delle targhette speciali legate all’evento della mia mostra e apporle a delle bottiglie di alcuni vini piemontesi che sono stati offerti durante la serata di inaugurazione della mia mostra.

Quindi, nel caso di qualcosa, appunto, che potremmo definire così come dicono i moderni, più “stiloso”, una scelta di questo tipo, caratterizzata da un maggiore stile, può avere un senso.

Quindi, diciamo così, come quarto consiglio per realizzare la tua prima mostra personale io direi evitare, appunto, buffet o cibi vari e magari, se si vuole offrire qualcosa a coloro che partecipano all’evento, cercare una qualche formula caratterizzata da un maggiore stile e da una maggiore eleganza per, appunto, anche intrattenere le persone che convergono all’inaugurazione della tua mostra.

Poi, un altro punto fondamentale, un altro consiglio che vorrei dare a chi volesse realizzare da sé la sua primissima mostra d’arte è quello di evitare di incaponirsi sulla presenza della musica durante l’inaugurazione della propria mostra perché, anche in questo caso, un po’ come il punto che ho detto prima, in realtà è difficilissimo che nelle capitali mondiali, o nelle capitali internazionali dell’arte contemporanea, come può essere Londra, Milano, Hong Kong, New York, Berlino, tu trovi della musica durante l’inaugurazione di una mostra di arte contemporanea in una galleria di arte contemporanea. Questo è dovuto al fatto che, in un certo senso, non si usa più molto, la presenza della musica durante l’inaugurazione di una mostra è una cosa un po’ “demodé”.

Inoltre, l’assenza di musica durante l’inaugurazione di una mostra secondo me è dovuta anche al fatto che, in generale, si tende ormai, nelle mostre di arte contemporanea, a creare un ambiente asettico attorno alle opere per, almeno in teoria, far focalizzare meglio solo e soltanto sulle opere e non avere disturbi esterni.

Inoltre, c’è anche un altro motivo: oggigiorno, nelle gallerie di arte contemporanea, come è noto a chi si interessa di arte contemporanea, spesso un artista può portare nella propria mostra dal dipinto alle installazioni, e a volte queste installazioni emettono suoni. Esistono, ad esempio, le cosiddette installazioni “sonore”, anche io ne ho realizzate un paio, ad esempio. Ora, immaginiamoci durante una mostra personale la presenza di una musica di sottofondo e, d’altra parte, la presenza, ad esempio, di un video realizzato dall’artista in cui c’è il sonoro, oppure di un’installazione sonora. Naturalmente, le due cose (musica di sottofondo e suoni provenienti o dal video o dall’installazione) colliderebbero, le due cose contrasterebbero. Quindi, anche per questo motivo più di linguaggio, ormai non ha più molto senso la presenza della musica durante la propria mostra di arte contemporanea.

Anche lì ci possono essere, naturalmente, diverse opzioni, diversi strappi alla regola, ma secondo me, per dare anche l’impressione di una maggiore professionalità possibile e anche di una maggiore autorevolezza possibile, per l’artista che organizza da sé la propria mostra personale è meglio assolutamente evitare la presenza di musica o di altre cose di questo genere.

Poi l’ultimo punto, che si collega in un certo senso un po’ a tutti gli altri. L’ultimo consiglio che vorrei dare a chi volesse realizzare la propria prima mostra personale è quello di non intendere la mostra come una festicciola o come un momento di ritrovo con gli amici, per gli amici, o con i parenti, per i parenti, perché anche lì è necessario presentarsi in maniera il più professionale possibile e anche, in un certo senso, cominciare sin da subito, o sin dalla prima mostra, a capire che la mostra è un momento fondamentale per la carriera di un artista o di un aspirante tale. Inoltre, è un momento fondamentale sia per l’esposizione dell’artista all’esterno, al pubblico, sia un momento fondamentale per la potenziale vendita delle proprie opere.

Quindi, diciamolo in maniera più semplice: una mostra piena di parenti e di amici è una mostra non molto valida, o comunque è una mostra non utile all’artista. Mentre, qual è il pubblico che si deve cercare di far convergere verso la mostra? Il pubblico che si deve cercare di far convergere verso la propria mostra, anche se questa è la prima, è un pubblico fatto possibilmente da potenziali collezionisti o da critici, curatori e giornalisti.
Critici, curatori e giornalisti sono importanti perché potrebbero, in un mondo ideale, a fine mostra, magari se hanno apprezzato le opere, scrivere qualcosa sulla mostra, o anche fare del semplice passaparola nell’ambiente dell’arte contemporanea può essere utile all’artista.

D’altra parte, collezionisti o potenziali tali sono evidentemente utili. È utile far convergere questo tipo di persone verso la tua mostra perché possono, o durante la mostra o magari alla seconda o terza occasione, acquistare una o più delle tue opere.

Quindi, questi sono i miei consigli per chi vuole iniziare a pensare di organizzare da sé la propria prima mostra personale, la propria prima mostra d’arte, quindi io avrei concluso.

Quindi vi auguro una buona giornata, un buon proseguimento di giornata e soprattutto buona arte come sempre, mi raccomando!

Giuseppe Alletto2 Comments